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monumenti e luoghi di interesse

La Piazza intitolata a Placido Imperiale

La piazza del paese, intitolata a Placido Imperiale, è caratterizzata dalla presenza della scacchiera più grande d’Italia e dalla Chiesa parrocchiale del paese, intitolata a San Placido Martire. Sempre nella stessa piazza vi è un busto di marmo del Principe Placido, eretto nel 1886 in occasione dei cento anni dalla morte, e il monumento ai caduti di tutte le guerre. Al di sotto della superficie della piazza stessa sono ancora oggi visibili, tramite apposite aperture vetrate, le sottostanti fosse del grano, dove fino ai primi anni del secolo scorso veniva stipato il grano raccolto.


piazza Placido imperiale

Corso Vittorio Veneto

Corso Vittorio Veneto, conosciuto come “il viale”: ricostruito nel 2010 interamente in pietra di Apricena, è sede della mostra permanente delle pietre estratte dal bacino marmifero di Apricena, Poggio Imperiale e Lesina. Nella pavimentazione sono infatti presenti otto ovali in pietra, abbracciati da blocchi di marmo convertiti a panchine; ogni ovale è realizzato con una varietà diversa di pietra qui estratta, con scolpite indicazioni riguardanti la tipologia e poesie di artisti locali.

La Chiesa di San Placido Martire

Costruita nella seconda metà del ’700 situata nella bella Piazza Imperiale, troviamo la Chiesa di San Placido martire.


San Placido Martire
(dipinto di Francesco de Mura)

La facciata esterna, tinteggiata di giallo, è dominata dall’imponente campanile. Si distinguono due ingressi: il più grande dà accesso alla Chiesa mentre il più piccolo veniva utilizzato per accedere al campanile. Motivo ricorrente è una semiluna con convessità rivolta verso l’alto.

L’interno si presenta con due navate: quella centrale, con l’altare maggiore e quella laterale, con l’altare in marmo policromo dedicato alla Madonna di Pompei.

Sempre nella navata laterale, al di sopra dell’altare della Madonna di Pompei, troviamo un dipinto ad olio su tela raffigurante il Santo Patrono, risalente al XVIII secolo e realizzato dal napoletano Francesco De Mura.

Al suo interno, oltre al reliquiario con il frammento di un osso di San Placido, sono inoltre conservate le statue in legno di san Placido, san Michele Arcangelo, sant’Antonio da Padova, Maria Immacolata, Madonna del Carmine, san Giuseppe e Gesù verso il Calvario, tutte realizzate da artigiani di Ortisei, in Alto Adige.

Di particolare rilevanza artistica è il simulacro di Santa Filomena di Roma V.M., in legno policromo del XIX secolo, realizzato dall’artista napoletano Giuseppe Catello e di recente restauro.

La Chiesa del Sacro cuore di Gesù

La piccola Chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù, è situata all’angolo tra via Principe Umberto e via Roma, a breve distanza dalla Chiesa di San Placido.

La Chiesa aperta al culto nel 1838, si presenta all’esterno con un portale al quale si accede da una doppia scalinata. Al suo interno troviamo l’altare maggiore sovrastato dalla statua di Gesù Cristo.

Il Santuario di San Nazario martire

Merita una visita il Santuario di San Nazario martire, dove sgorga una sorgente d’acqua termale da cui si origina il torrente Caldoni, e dove è conservato il cippo marmoreo dove, secondo la leggenda, si sarebbe appoggiato per lavarsi i piedi il martire Nazario. Questo cippo, con il passare del tempo, è stato levigato dalla mano dei fedeli che si recano al santuario in pellegrinaggio devozionale.


Facciata del Santuario di San Nazario Martire
costumi e tradizioni

Il Carnevale Terranovese

Di antica tradizione è Carnevale Terranovese, durante il quale sfilano maschere e carri allegorici e si tengono balli in piazza.

I Riti della Settimana Santa

Durante la Settimana Santa, di particolare rilevanza è la Via Crucis Vivente. Molto sentite dalla popolazione sono anche le due processioni del Venerdì Santo, cioè quella delle 5,00 con Gesù verso il Calvario e l’Addolorata in cerca del figlio e quella delle 20,00 con Cristo morto e l’Addolorata.

La processione del Corpus Domini

Durante la Processione del Corpus Domini, vengono preparati lungo il percorso i caratteristici altarini chiamati i “sabbùleke” per l’esposizione del Sacramento.

La festa della Madonna del Carmine

Il 16 luglio, durante la festa della Madonna del Carmine, in mattinata c’è la sfilata della banda, seguita dalla processione con il simulacro di Maria portato a spalla per il paese, mentre a mezzanotte ci sono i fuochi pirotecnici.

La festa di San Nazario martire

Sia il 27 che il 28 luglio c’è l’usanza di fare un pellegrinaggio a piedi sino al Santuario di San Nazario martire. La mattina del 28, dopo la Santa Messa, presso il Santuario si tiene una breve processione, alla quale partecipano anche i rappresentanti delle amministrazioni comunali delle città confinanti.

Il Palio della Dama vivente

Da non perdere il caratteristico Palio della Dama vivente; questo palio, abbinato al campionato nazionale di dama, viene allestito in piazza Placido Imperiale, si tiene solitamente ogni anno nel mese di agosto.

Il giorno precedente la gara, i figuranti rappresentanti le pedine e le dame, in abiti d’epoca appartenenti a ciascun Comune partecipante e accompagnate dal ritmo dei tamburi e dagli sbandieratori, sfilano in un Corteo storico per le strade del paese. Nella mattinata del giorno seguente si svolgono le gare di dama tra i concorrenti provenienti da tutta Italia, mentre la sera si svolge la manifestazione vera e propria: il "Palio di dama vivente" dove i Comuni partecipanti ripropongono, con le pedine e le dame umane, le partite giocate in mattinata, il tutto si svolge in un’atmosfera medievale creata dai costumi, dagli sbandieratori e dal martellante ritmo dei tamburi.

La festa patronale di San Placido

Il 5 ottobre si svolge la festa Patronale di san Placido martire: durante la processione mattutina vengono portati a spalla i simulacri di San Placido e San Michele Arcangelo, mentre la sera, nelle vie cittadine addobbate con le luminarie e con i nastri colorati, si tengono alcuni spettacoli, seguiti dai fuochi pirotecnici.

Il Falò dell’Immacolata Concezione

Nel giorno dell’Immacolata Concezione (8 dicembre), durante la processione, lungo le vie del paese vengono preparati numerosi falò che, simbolicamente, illuminano la via alla Vergine. Al termine della processione, tutto il quartiere si riunisce attorno al falò per passare la serata in compagnia.

letture consigliate

Fraccacreta, Matteo, Teatro topografico storico-poetico della Capitanata e degli altri luoghi più memorabili e limitrofi della Puglia, Tomo IV, Napoli, 1834

Sarro, Italo, L’insediamento albanese di Pianiano, Nuova edizione, Grafimage Srl, Arcore, 2013, ISBN 978-88-97955-20-7

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